In questo elaborato spieghiamo cos’è la cessione del quinto per i dipendenti. Grazie alle sue caratteristiche, tutte le notizie sui prestiti parlano della cessione del quinto come del prestito più richiesto in assoluto in Italia.
Ma a cosa si deve un tale successo e una tale fama? Come in molti già sapranno la risposta è la grande convenienza che contraddistingue questa formula di credito, in grado di soddisfare richiedenti che provengono da molte categorie sociali.
La cessione del quinto infatti è un finanziamento non finalizzato che si può richiedere se si è dipendenti o pensionati, sia del settore privato sia del pubblico.
La caratteristica principale del prestito consiste nella sua semplicità e comodità, con un addebito delle rate mensili che avviene direttamente sullo stipendio, senza alcun impegno per il beneficiario.
Caratteristiche della cessione del quinto nel 2018
La cessione del quinto è talmente richiesta che di recente la Banca d’Italia è intervenuta per regolare ancora meglio il servizio ad essa legato.
Siccome questa tipologia di prestito è così diffusa Bankitalia ha vuole assicurarsi che nulla vada a danno dei consumatori che la richiedono.
I clienti di istituti e finanziarie hanno il diritto di essere bene informati su tutto ciò che concerne il finanziamento. Grazie all’intervento della Banca d’Italia ad oggi chi richiede la cessione del quinto, si assicura un servizio di tutto rispetto e trasparente al massimo.
Il consiglio per i richiedenti è quello di cercare di ottenere sempre la massima chiarezza dai consulenti finanziari ai quali ci si rivolge. Bisogna chiedere informazioni riguardo:
- Tutti i costi del prestito
- Le modalità di erogazione
- La durata del prestito
- L’assicurazione sul prestito
- I documenti necessari
- I dettagli di una eventuale estinzione anticipata
Tutti questi aspetti devono essere chiarissimi nella mente di chi richiede il prestito per evitare il sovraindebitamento, una condizione di certo spiacevole.
Come funziona la cessione del quinto
La cessione del quinto per dipendenti nel 2018 ha un funzionamento simile a quello di altri prestiti personali a tasso fisso e con rate costanti. La grande differenza consiste nel fatto che il rimborso delle rate non è fatto dai dipendenti ma dal datore di lavoro.
L’importo della rata viene trattenuto direttamente sulla busta paga o sul cedolino della pensione in caso di pensionati. Il datore di lavoro prenderà accordi con l’istituto che ha erogato il prestito per procedere al rimborso delle rate.
Cosa significa “cessione del quinto”? Questo prestito prende il nome dal fatto che la rata del rimborso non può eccedere 1/5 della pensione o dello stipendio netto mensile.
In situazioni molto particolari per dipendenti che guadagnano molto e non hanno altri prestiti attivi, si può concedere anche la cessione dei 2/5 dello stipendio. Chi può richiedere la cessione del quinto?
- I dipendenti pubblici o statali
- I dipendenti privati
- I pensionati
I lavorai dipendenti hanno necessità di avere contratti a tempo indeterminato e poi, in base all’istituto dove lavorano, devono aver maturato un certo grado di anzianità lavorativa minima.
Anche l’azienda presso la quale si lavora sarebbe meglio se rispettasse alcuni criteri di ammissibilità vagliati dalla banca che dovrebbe erogare il prestito. Vengono considerati parametri come:
- Numero minimo di dipendenti
- Capitale sociale stabilito su un certo minimo
- Stabilità finanziaria
Quali sono le garanzie per la cessione del quinto?
In realtà per ottenere la cessione del quinto non c’è bisogno di avere garanzie particolari. In realtà, la banca o l’istituto finanziario sanno di potersi rifare al TFR (trattamento di fine rapporto del dipendente) in caso di insolvenza. Questo genere di garanzia serve all’ente finanziatore per ripararsi da rischi come:
- Perdita del lavoro
- Infortuni
- Rischio vita del richiedente
Un aspetto che deve essere molto chiaro per coloro che vogliono fare la cessione del quinto è l’obbligatorietà di stipulare una polizza assicurativa. Questo aspetto è sancito per legge. L’assicurazione copre il rischio di mancato pagamento.
Questa forse è l’unica vera nota dolente della cessione del quinto perché è un aspetto che rischia di far lievitare parecchio i costi del finanziamento. Tutto però dipende dall’ente con il quale si stipula l’assicurazione. Ce ne sono di più e meno convenienti.
Il costo relativo alle coperture assicurative è trattenuto dall’istituto finanziatore, il quale eroga al richiedente un importo al netto dei costi assicurativi.
Cessione del quinto: il prestito flessibile
Sottolineiamo ora il principale vantaggio della cessione del quinto. Visto che si tratta di una forma di prestito praticamente garantita gli istituti di credito mostrano parecchia flessibilità nella valutazione delle richieste di prestito.
Si valutano i requisiti di ammissibilità del richiedente e dell’azienda, una volta fatto questo la possibilità di ricevere il prestito è davvero molto elevata. La garanzia e i pagamenti automatici rendono l’operazione piuttosto sicura per il finanziatore, il che rende più facile l’accesso al prestito anche per coloro che hanno una storia creditizia non proprio immacolata.
Altro vantaggio considerevole è il fatto che l’importo massimo del finanziamento è connesso al livello di retribuzione e di anzianità lavorativa del richiedente, ciò significa che si possono anche ottenere importi considerevoli.
Il contratto di prestito: come si compone?
Il contratto della cessione del quinto è composto da una serie di elementi che non possono mancare come:
- Il TAN (ovvero il tasso di interesse applicato al prestito)
- Tutti i costi relativi al prestito, inclusi oneri di mora
- La cifra finanziata e le modalità di finanziamento
- Il numero delle rate, l’importo delle stesse e le scadenze
- Il TAEG (ovvero il tasso che esprime i costi complessivi del prestito)
- Tutte le condizioni che possono portare alla modifica del TAEG
- Tutti i costi fuori dal calcolo del TAEG
- Le garanzie richieste per il prestito
- La polizza assicurativa
Quanto si può richiedere al massimo? La cifra che si può ottenere a prestito dipende dagli anni di anzianità lavorativa maturata. Da questo fattore infatti dipende il TFR che essendo l’unica garanzia del prestito deve essere piuttosto sostanzioso.
L’ultimo fattore che viene valutato è l’importo dello stipendio o della pensione mensile. Più anni di anzianità, più grande sarà il TFR e più il finanziatore sarà disposto a concedere prestiti elevati.