Il termine anatocismo bancario ha afflitto migliaia di italiani negli anni passati. Per anatocismo bancario si intende, come spiega in maniera approfondita Wikipedia (Anatocismo bancario – Wikipedia) la capitalizzazione degli interessi su un capitale dimodochè questi ultimi producano altri interessi.
Si tratta, in parole povere, di applicare interessi agli interessi.
Con la nuova legge di stabilità 2014 è stabilito che:
All’articolo 120 del testo unico di cui al decreto legislativo 1° Settembr 1993 n. 385, il comma 2 è sostituito dal seguente:
“2. Il CICR stabilisce modalità e criteri per la produzione di interessi nelle operazioni poste in essere nell’esercizio dell’attività bancaria, prevedendo in ogni caso che:
a) nelle operazioni in conto corrente sia assicurata, nei confronti della clientela, la stessa periodicità nel conteggio degli interessi sia debitori sia creditori;
b) gli interessi periodicamente capitalizzati (contabilizzati) non possono produrre interessi ulteriori che, nelle successive operazioni di capitalizzazione, sono calcolati esclusivamente sulla sorte capitale”.
Cosa significa?
Adesso è demandato al CICR il compito di stabilire le modalità ed i criteri per l’attuazione della norma dedicata all’anatocismo bancario.
Alcune nozioni interessanti:
- L’anatocismo bancario è l’opportunità per privati, aziende ed enti pubblici di recuperare ingenti somme di denaro sui conti correnti che sono stati aperti prima del 22 aprile 2000.
- Sostanzialmente è possibile richiedere indietro gli interessi pagati non dovuti per anatocismo, ma per far questo è importante essere in possesso degli estratti conto bancari.
- L’anatocismo bancario adesso è vietato. Il 17 dicembre 2013 è stato approvato in Commissione Bilancio l’emendamento “Bobba” che propone di abolire la prassi bancaria che capitalizzava trimestralmente gli interessi sul saldo a debito di un conto corrente
In sintesi adesso è previsto che gli interessi che vengono capitalizzati periodicamente non possono produrre ulteriori interessi.
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