Quando hai bisogno di un prestito puoi rivolgerti alla tua Banca oppure ad una finanziaria. In linea di principio, se scegli una finanziaria presta attenzione che sia seria ed affidabile, possibilmente presente sul mercato creditizio da più anni. In ogni caso per la concessione del prestito ti verranno richieste delle garanzie che possono essere costituite da uno stipendio stabile oppure la garanzia derivante dal possesso di un immobile o altre forme di introiti fissi e dimostrabili. Importante anche non avere segnalazioni alla Crif, la Centrale Rischi Finanziari.

Purtroppo, nonostante le tante iniziative messe in atto in molti decenni, la situazione occupazionale nel Sud Italia è sempre troppo difficoltosa, in particolare quella giovanile presenta percentuali drammaticamente preoccupanti. Alcune Regioni del Sud sono particolarmente colpite dalla disoccupazione ma tra tutte la Puglia è forse quella maggiormente avanzata, quella in cui sono in atto le maggiori iniziative di sostegno allo sviluppo e registriamo questo dato con notevole piacere e soddisfazione al di la di qualsiasi orientamento politico.

Gli artigiani stanno affrontando notevoli difficoltà in questi anni. La crisi ha colpito pesantemente tanti artigiani che hanno dovuto chiudere la loro attività, stretti tra spese, tasse e calo del lavoro. Chi è riuscito a sopravvivere può avere dei problemi di liquidità ma ancora di più ha necessità di fare investimenti, sviluppare maggiormente la propria attività ma le Banche non concedono facilmente finanziamenti. Come fare, allora, per dare sviluppo all’attività e non solo sopravvivere ma magari anche dare lavoro a giovani?

Finanziamenti a Fondo Perduto 2018- L’Economia capitalistica si basa sul Mercato e questo sulla produzione di Beni, Servizi, Commercio, Materie Prime. Da questo deriva che se le imprese di ogni genere  sono in sofferenza, chiudono, l’Economia ne risente, si abbassa il Pil mentre il Debito Pubblico cresce, gli introiti fiscali si riducono e i servizi ai cittadini peggiorano. Questo è il quadro che abbiamo vissuto in tutti questi anni di crisi, con aziende che fallivano e tuttora falliscono, lasciando a casa migliaia di lavoratori, riducendo il reddito delle famiglie. Se il reddito familiare si riduce si acquista di meno, le aziende sono costrette a ridurre la produzione e si entra in una spirale terrificante che porta alla recessione. Occorre invertire la tendenza e favorire l’apertura di Imprese, anche con Finanziamenti a Fondo Perduto. Continua a leggere

Incentivi Sicilia Giovani Finanziamenti e Imprese o Startup- Come un po’ in tutte le Regioni italiane, anche in Sicilia si sono avviati progetti di Finanziamento agevolato o anche Contributi a fondo perduto a favore di Imprese o Startup in particolare gestite da giovani. Questo rientra in un piano strategico nazionale finalizzato all’Incentivo al fare impresa, soprattutto nel campo dell’innovazione e delle energie rinnovabili, con la consapevolezza che se non si sostiene l’Impresa e in particolare la creazione di nuove Imprese, il problema della disoccupazione continuerà a pesare sulle spalle della Nazione e lo sviluppo economico sarà necessariamente lento. Ecco, allora, che sono stati emanati diversi bandi per l’accesso a Incentivi e Finanziamenti. Continua a leggere

Quando il lavoro non c’è, chi ha le doti e le capacità per farlo lo crea. Nascono così le nuove start up avviate da giovani creativi e appassionati che hanno idee di successo. Negli ultimi anni i finanziamenti alle start up sono stati molti, basti pensare che nel 2015 erano oltre le 5 mila iscritte nel registro delle imprese e alla fine del giugno 2016 erano già diventate quasi 6 mila. Questo fa capire quanto i giovani credano in questa possibilità e sono proprio gli under 35 a creare dei team con un ottimo potenziale di successo. I settori più gettonati sicuramente sono per il 73% servizi per le imprese, dalla consulenza informatica ad attività di ricerca e sviluppo.

Investire in un e-commerce

Una buona nicchia resta comunque quella degli e-commerce con un business particolare. Se molti avevano decretato la morte di questo genere di business, oggi ci si deve ricredere dato che, a seconda del tipo di e-commerce, i buoni affari sono sempre auspicabili. Quelli che stanno scomparendo sono sicuramente gli e-commerce tradizionali, vale a dire quelli dove c’era semplicemente la foto del prodotto e il classico carrello della spesa. Troppa competizione, troppa poca domanda e troppa offerta. Quelli che invece funzionano sono i prodotti appunto di nicchia. Oggi vanno per la maggiore articoli di design, come present time o brand del settore che riscuotono un grande successo soprattutto grazie alla pubblicità sui social.

Si tratta di prodotti giovani e di tendenza che spaziano dall’oggettistica, agli accessori per l’arredo, fino ad articoli per la cucina. In questo settore sono molto attive start up al femminile che possono beneficiare di diversi finanziamenti dedicati.

Accedere a un finanziamento oggi

Da gennaio è possibile accedere ai finanziamenti Smart&Start. A beneficiarne saranno le start up innovative con sede fiscale in Italia, anche sotto forma di società cooperativa. Non solo finanziamenti, ma anche agevolazioni fiscali, in questo caso però ci si dovrà orientare su una tipologia di e-commerce che abbia un’impronta tecnologica, quindi che offra prodotti o servizi in ambito digitale. La possibilità è quella di ottenere fino a a 1,5 milioni di euro da restituire entro 8 anni a tasso zero con un aumento della somma finanziabile dell’80% se nella start up sono presenti donne o un ricercatore italiano che dall’estero decida di tornare in Italia.

Finanziamenti pubblici e privati

Naturalmente non ci sono solo i finanziamenti erogati dallo Stato e dalla Comunità europea, bensì anche una serie di finanziamenti dedicati erogati dalle banche e da società finanziarie. In questo caso non vi sono grandi vincoli sulla destinazione dei finanziamenti e vengono concessi anche alle start up che vogliono occuparsi di e-commerce che non abbiano necessariamente a che vedere con la tecnologia. Naturalmente è consigliabile fare una ricerca prima di buttarsi sul primo finanziamento allettante.

Finanziamento Alle Piccole Imprese? CelerCredit UniCredit

CelerCredit è una tipologia di Finanziamento proposta da Unicredit che si adatta a tutte le esigenze di credito quotidiano grazie alle sue caratteristiche:

CelerCredit è:

Veloce: potrai disporre del tuo finanziamento fino a 50.000 € (cinquantamila euro= in soli cinque giorni ed utilizzarlo anche per un tempo illimitato; Continua a leggere

Imprenditoria Femminile: Fondo di Garanzia Per le PMI

E’ stato di recente (Marzo 2013) sottoscritto un accordo fra il Ministero per il lavoro e dello Sviluppo Economico che offre un fondo di garanzie per le Piccole e Medie Imprese (PMI) legate al mondo dell’imprenditoria femminile.

Si tratta di un vero e proprio fondo di garanzia con una sezione che avrà a disposizione venti milioni di euro (20.000.000 €) a disposizione per le piccole e medie imprese femminili (o “imprese rosa”, come già le chiama qualcuno) e che permetterà in questo modo di accedere a finanziamenti garantiti per un importo di circa trecento milioni di euro. Continua a leggere

Invitalia Ha Esaurito I Fondi Per Autoimprenditorialità e AutoImpiego

E’ una notizia del 29 Aprile 2013, breve e non proprio buona per chi cercava fondi per l’autoimpiego o per l’autoimprenditorialità: Invitalia, sul suo sito ufficiale (www.invitalia.it) ha comunicato che sono esauriti i fondi per autoimprenditorialità ed autoimpiego.

Sono esaurite le risorse finanziarie relative agli incentivi che erano stati previsti dal Decreto Legislativo 185/2000 pubblicato anche in Gazzetta Ufficiale (Gazzetta n. 96 del 24 Aprile 2013): dal 26 Aprile 2013 non è infatti possibile presentare nuove domande di ammissione alle agevolazioni per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità.

E’ la stessa Invitalia a comunicare che, qualora si renderanno disponibili nuove risorse finanziaria, la data dalla quale sarà possibile presentare nuove domande sarà resa nota tramite un nuovo avviso che verrà Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale almeno sessanta giorni prima del nuovo termine iniziale.

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