CategoriaFinanziamenti Alle Imprese

Finanziamenti alle start up: invesire in un e-commerce come e perché

Quando il lavoro non c’è, chi ha le doti e le capacità per farlo lo crea. Nascono così le nuove start up avviate da giovani creativi e appassionati che hanno idee di successo. Negli ultimi anni i finanziamenti alle start up sono stati molti, basti pensare che nel 2015 erano oltre le 5 mila iscritte nel registro delle imprese e alla fine del giugno 2016 erano già diventate quasi 6 mila. Questo fa capire quanto i giovani credano in questa possibilità e sono proprio gli under 35 a creare dei team con un ottimo potenziale di successo. I settori più gettonati sicuramente sono per il 73% servizi per le imprese, dalla consulenza informatica ad attività di ricerca e sviluppo.

Investire in un e-commerce

Una buona nicchia resta comunque quella degli e-commerce con un business particolare. Se molti avevano decretato la morte di questo genere di business, oggi ci si deve ricredere dato che, a seconda del tipo di e-commerce, i buoni affari sono sempre auspicabili. Quelli che stanno scomparendo sono sicuramente gli e-commerce tradizionali, vale a dire quelli dove c’era semplicemente la foto del prodotto e il classico carrello della spesa. Troppa competizione, troppa poca domanda e troppa offerta. Quelli che invece funzionano sono i prodotti appunto di nicchia. Oggi vanno per la maggiore articoli di design, come present time o brand del settore che riscuotono un grande successo soprattutto grazie alla pubblicità sui social.

Si tratta di prodotti giovani e di tendenza che spaziano dall’oggettistica, agli accessori per l’arredo, fino ad articoli per la cucina. In questo settore sono molto attive start up al femminile che possono beneficiare di diversi finanziamenti dedicati.

Accedere a un finanziamento oggi

Da gennaio è possibile accedere ai finanziamenti Smart&Start. A beneficiarne saranno le start up innovative con sede fiscale in Italia, anche sotto forma di società cooperativa. Non solo finanziamenti, ma anche agevolazioni fiscali, in questo caso però ci si dovrà orientare su una tipologia di e-commerce che abbia un’impronta tecnologica, quindi che offra prodotti o servizi in ambito digitale. La possibilità è quella di ottenere fino a a 1,5 milioni di euro da restituire entro 8 anni a tasso zero con un aumento della somma finanziabile dell’80% se nella start up sono presenti donne o un ricercatore italiano che dall’estero decida di tornare in Italia.

Finanziamenti pubblici e privati

Naturalmente non ci sono solo i finanziamenti erogati dallo Stato e dalla Comunità europea, bensì anche una serie di finanziamenti dedicati erogati dalle banche e da società finanziarie. In questo caso non vi sono grandi vincoli sulla destinazione dei finanziamenti e vengono concessi anche alle start up che vogliono occuparsi di e-commerce che non abbiano necessariamente a che vedere con la tecnologia. Naturalmente è consigliabile fare una ricerca prima di buttarsi sul primo finanziamento allettante.

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