Naspi 2019 Requisiti, Durata, Richiesta: Guida Completa
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Naspi 2019 Requisiti, Durata, Richiesta: Guida Completa

Naspi è il nome di un provvedimento che rappresenta un ammortizzatore sociale a favore di chi perde il lavoro non volontariamente, con l’eccezione di particolari situazioni gravi. Di fatto è l’istituto che sostituisce il vecchio istituto della Disoccupazione, prevedendo però un’azione attiva da parte del lavoratore (o ex lavoratore per essere precisi) che lo richiede. Occorre, infatti, sottoscrivere un patto nel quale la persona si rende disponibile a cercare attivamente un altro lavoro o a frequentare corsi con questa finalità. Vediamo nel particolare come funziona il Naspi 2019.

Quali sono i Requisiti per il Naspi

Il Naspi può essere richiesto da tutte le persone che per qualsiasi motivo abbiano perso il lavoro non per propria volontà. Chi ha subito un licenziamento può, quindi, fare richiesta del Naspi.

Sono escluse dalla possibilità di farne richiesta tutte le persone che hanno volontariamente cessato il lavoro con l’esclusione di particolari condizioni di giustificato motivo come, ad esempio, il caso di molestie sessuali sul posto di lavoro, ovviamente comprovate.

Il requisito fondamentale per ottenere il Naspi è aver maturato almeno 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni e almeno 30 giornate di lavoro nell’ultimo anno.

Nel calcolo dei contributi possono essere considerati anche quelli per la maternità obbligatoria, assenze per l’assistenza ai figli malati e il congedo parentale.

Durata del Naspi

La durata del Naspi è in funzione delle settimane di contributi versati negli ultimi 4 anni, ovvero la Naspi avrà una durata massima pari alla metà delle settimane di contribuzione.

In ogni caso non potrà mai avere una durata superiore a 24 mesi, eccetto i lavoratori precari i quali potranno usufruire del Naspi per un periodo non superiore a sei mesi.

Calcolo del Naspi

L’importo massimo erogabile come Naspi vede un tetto di 1300 Euro ma il calcolo viene effettuato sulla base del calcolo della media delle retribuzioni percepite negli ultimi 4 anni e tenuto anche conto delle settimane di contributi versate all’Inps.

In pratica bisogna sommare tutte le retribuzioni degli ultimi 4 anni e dividere tale importo per il numero di settimane di contributi versati. L’importo così determinato deve essere moltiplicato per il coefficiente 4,33 e si ottiene in questo modo l’importo del Naspi erogabile.

Naspi e Reddito di Cittadinanza

Richiesta del Naspi

La richiesta del Naspi deve essere avanzata entro e non oltre 68 giorni dalla cessazione del rapporto lavorativo; oltre tale termine la domanda non potrà essere accettata.

E’ possibile presenbtare la richiesta di Naspi Online, sul sito dell’Inps accedendo alla sezione “servizi per i cittadini” e poi “Opzione invio domande di prestazioni a sostegno del reddito” selezionando successivamente “Naspi“. Per questo occorre essere in possesso del Pin Inps.

Si doivranno compilare i moduli proposti con tutti i dati necessari previsti. Nell’ultima sezione è prevista la dichiarazione di immediata disponibilità che è da compilare se non si ha già provveduto all’iscrizione presso i Centri per l’Impiego.

Diversamente la domanda può essere presentata anche presso i Caf e i vari Patronati che assisteranno gratuitamente i richiedenti.

Cosa cambia con il Reddito di Cittadinanza

Il provvedimento del Reddito di Cittadinanza, già deliberato con Decreto ma ancora impegnato nei passaggi parlamentari per la definitiva approvazione, probabilmente integrerà al suo interno anche l’intervento del Naspi.

Questo significa che, di fatto, il Naspi potrebbe scomparire ma al momento ancora esiste incertezza su questo, occorrerà vedere quale sarà il testo definitivo del Reddito di Cittadinanza e il suo reale funzionamento.

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