Quali Sono I Costi Reali Di Un Conto Corrente Online?
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Quali Sono I Costi Reali Di Un Conto Corrente Online?

Quali Sono I Costi Reali Di Un Conto Corrente Online?

Quali Sono I Costi Reali Di Un Conto Corrente Online?

Abbiamo già parlato dei “vantaggi di aprire un conto corrente online“, oggi cerchiamo invece di analizzare quelli che sono i costi che effettivamente andremo a sostenere qualora decidessimo di aprire un conto corrente online.

Ogni conto corrente ha dei costi, non esistono i conti correnti a “zero spese” a meno che non rispettiamo condizioni particolari proposte dagli istituti di credito nei quali apriamo il nostro conto corrente.

Spesso la scelta della banca che ospiterà i nostri soldi (ovvero la banca dove depositeremo il nostro credito) dipende proprio dalle Condizioni e dalle Spese che dovremo sostenere per avere il conto corrente.

L’indicatore Sintetico di Costo è uno strumento molto utile messo a disposizione di tutti dalla Banca d’Italia (è entrato in vigore il 26 Maggio 2010), e serve proprio ad aiutare chi vuole aprire un conto corrente a confrontare le varie proposte degli istituti bancari esistenti.

Questo strumento tiene in considerazione infatti sia i costi fissi che quelli variabili, le spese annuali, le commissioni e molto altro. Non vengono però considerati interessi ed oneri fiscali e chiaramente il valore che si ottiene è indicativo. Per maggiori informazioni sull’Indice Sintetico di Costo puoi visitare la voce “Wikipedia ISC

Zero Spese per sempre?

Consideriamo anche che, anche per i conti che risultano avere zero spese, troveremo poi qualche esigenza che molto probabilmetne avrà dei costi e per determinate operazioni dovremo pagare all’istituto delle Commissioni, quindi cerchiamo di valutare bene tutti gli aspetti prima di scegliere il nostro Istituto di Credito.

I costi possono variare molto, ci sono tantissime offerte proposte dalle numerose banche che oggi giorno sono disponibili, e bisogna sempre considerare il pacchetto migliore per le nostre esigenze.

Considera anche che:

– Alcune banche hanno convenzioni con alcune categorie professionali (es. dipendenti pubblici o avvocati);

– Controllare le agevolazioni che ci sono;

– Controllare i Costi ed allo stesso tempo i tassi creditori;

– Esistono i conti a pacchetto che prevedono il pagamento di un canone mensile per un determinato numero di operazioni. Superate però le operazioni previste dal pacchetto i costi potrebbero essere molto alti.

Fatte queste premesse cerchiamo di capire quali sono le varie voci che vanno ad influire in maniera importante sui costi reali di un conto corrente online.

Il Canone Periodico: non è presente in tutti i conti correnti, ma quelli che lo prevedono generalmente offrono una serie di commissioni “gratuite” superate le quali bisognerà pagare degli extra (sono quelli chiamati qui sopra conti a pacchetto);

Le commissioni: per effettuare bonifici o prelievi, operazion in borsa o altro si pagheranno delle commissioni. Queste commissioni possono essere fisse o variabili, sono specificate nelle condizioni contrattuali.

Imposta di bollo: Sono spese che possono essere pagate mensilmente (2,85 euro €), trimestralmente (8,55 euro €) o annualmente (34,20 euro €). Grazie al governo Monti i conti correnti che hano giacenza media annua inferiore a 5000 € (cinquemila euro) non dovranno pagare l’imposta di bollo (si dice che l’imposta di bollo è azzerata per i conti correnti che hanno una giacenza media annua inferiore ai cinquemila euro).

Spese per conto titoli? Nel caso in cui si vuole investire in borsa bisogna aprire un conto titoli. Il costo è specificato nelle condizioni e riguarda proprio la tenuta e la gestione di un portafoglio di “strumenti finanziari” previsti dall’istituto di credito (strumenti per la consultazione, l’acquisto, la vendita, …).

Costo carta di credito / debito / prepagata: Ogni conto corrente prevede una carta (o non la prevede) che ha determinate caratteristiche, può essere una carta di credito, una prepagata o una carta di debito, ed i costi da sostenere sono il costo di rinnovo ed il costo una tantum per l’emissione. Oltre a questi costi bisogna pagare annualmente il rinnovo della carta di credito.

Costo del Massimo Scoperto: se il tuo conto corrente va in debito (ovvero in rosso) la banca applica un tasso di interesse calcolato sull’ammontare. Chiaramente non tutti i conti correnti prevedono lo sconfinamento o il fido bancario.

Costo per invio comunicazioni: se vuoi ricevere via posta ordinaria (e non semplicemente scaricandoli dall’home banking o tramite email) i rapporti del tuo conto corrente, verifica i costi che questi invii possono avere.

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