Educazione Finanziaria e Giovani
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Educazione Finanziaria nei Giovani

Giovani e finanza, che rapporto hanno? In questo articolo scopri tutto quello che c’è da sapere sull’educazione finanziaria nei giovani.

Provando a fare una chiacchierata con i nostri nonni emerge subito lo spirito di sacrificio con cui hanno affrontato vita e lavoro e la loro propensione al risparmio, che li ha accompagnati per tutta la vita.

Ma i giovani d’oggi che rapporto hanno con la finanza e il risparmio?

Certo, quando si fa riferimento ai giovani, bisogna considerare le diverse fasce d’età, che spaziano dai 18 ai 40 anni.

Un lasso di tempo nel quale avviene tutta la formazione professionale di un individuo e anche personale, con esigenze finanziarie diverse in base alla fase che si sta attraversando.

Eppure, secondo studi recenti, i giovani non sono così a digiuno e inconsapevoli del periodo che stanno vivendo.

Sono coscienti che i tempi d’oro attraversati dai genitori, dal punto di vista lavorativo, sono ormai passati e ora diventa sempre più difficile raggiungere una stabilità professionale.

Molti, sentono l’esigenza di risparmiare, per le ragioni più disparate, magari per pagarsi gli studi o trasferirsi in un’altra città, in attesa che arrivi l’occasione della vita, altri per mettere su casa e famiglia, altri ancora per avere una rendita dopo il pensionamento, scettici sulle possibilità reali che possa provvedere lo Stato.

Insomma, l’intenzione di accantonare denaro in vista del futuro è la ricerca su come iniziare a investire piccole somme per i grandi progetti della vita c’è.

Quello che manca forse, è una sana formazione finanziaria.

Educazione Finanziaria in Italia

Secondo quanto emerso dall’indagine OCSE-PISA 2018, l’Italia non si posiziona bene rispetto agli altri Paesi coinvolti. 

Con 476 punti si posiziona al di sotto della media dei Paesi industrializzati, che raggiungono un punteggio di 505.

La maggior parte degli studenti intervistati non possiede le competenze minime, né riceve informazioni sufficienti perché possa prendere decisioni responsabili in ambito finanziario.

Eppure la formazione economica e finanziaria riveste un ruolo molto importante, non solo a livello professionale e aziendale, quanto anche a livello personale, per la gestione delle risorse proprie e familiari nella quotidianità.

D’altra parte, le fonti di conoscenza finanziaria da cui attingono i giovani italiani sono ancora piuttosto approssimative, limitandosi a quanto ne sanno i genitori o i docenti e alle ricerche individuali sul web.

Non c’è ancora uno sviluppo discreto di cultura finanziaria che accompagni la crescita dei giovani, fino alla loro maturazione.

Educazione Finanziaria in Famiglia 

L’educazione finanziaria avviene in prima battuta tra le mura domestiche. Qui, i genitori, cercano di educare i piccoli al risparmio e alla gestione delle spese, sin dalla più tenera età.

Va detto, infatti, che i ragazzi, oggi, con la possibilità di accedere ai canali di acquisto digitali, sono portati a spendere più facilmente rispetto alle generazioni precedenti.

La paghetta settimanale resta ancora lo strumento prediletto per inculcare la cultura della gestione del denaro, che mette i giovani nelle condizioni di “farsi bastare” la piccola somma di denaro ricevuta periodicamente.

Accanto a questa, a volte, vengono versate somme maggiori per le spese extra (gite scolastiche, regali ad amici, partecipazioni a feste e ricorrenze) e premi per il raggiungimento di specifici obiettivi formativi (un bel voto a scuola).

L’educazione finanziaria in famiglia, quindi, riveste ancora il fondamento della cultura finanziaria diffusa tra i giovani.

Solo una piccola percentuale di genitori delega all’esterno e a corsi specifici sul tema, la questione relativa a questo argomento.

Corsi che vengono per lo più erogati da enti specializzati o come forma di istruzione parallela in molti progetti scolastici implementati negli Istituti pubblici, proprio con l’obiettivo di rendere i giovani più consapevoli sulle dinamiche di gestione finanziaria domestica e dei mercati.

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